«Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia» Pienezza (pleroma) e grazia (charis) sono i due concetti centrali di questo versetto. Il termine “pleroma” veniva usato dallo gnosticismo per designare la sfera cosmica mediatrice fra l’assoluta realtà del principio divino e l’assoluta irrealtà della materia. Il pleroma costituiva il complemento dell’intervallo separante quelle
Il Vangelo ci parla
Romani 8,14-15
«Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di filiazione, nel quale gridiamo: “Abbà ! Padre!”» Siamo abituati ad attribuire il titolo “Figlio di Dio” principalmente a Gesù. L’affermazione di Paolo che la
Luca 6,36
«Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro» Il termine misericordia è uno dei concetti principali dell’intero messaggio biblico. L’Antico Testamento per esprimerlo usa la parola hesed che ha le sue radici nell’alleanza tra due parti e nella conseguente solidarietà di una parte verso quella in difficoltà . Nel Nuovo Testamento la misericordia ha un diverso
Luca 2, 10-11
«L’angelo disse: “Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande allegrezza, che tutto il popolo avrà : Oggi, nella città di Davide, vi è nato un Salvatore, che è il Cristo, il Signore”» L’annuncio della nascita di Gesù è rivolto ai pastori di greggi nel vangelo di Luca. Se si volesse pensare
Luca 1, 46-48a
«E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva”» Una visita inattesa quella del messaggero di Dio a Maria. Al contrario, l’inviato da Dio ha una «parola», che ribadisce a Maria, ciò che ogni credente dovrebbe sapere e
Luca 1, 68-70
«Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide, come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti» Nel vangelo dell’infanzia di Luca le storie delle nascite di Giovanni, il Battista, e di Gesù di Nazaret, il
Marco 1, 6a. 7-8
«Giovanni (…) predicava, dicendo: “Dopo di me viene colui che è più forte di me, del quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Io vi ho battezzato con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito santo”» Giovanni, il Battezzatore, è l’ultimo profeta della tradizione biblica, che annuncia l’avvento
Romani 13, 11
«… è ora ormai che vi svegliate dal sonno, perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo» Accompagniamo l’inizio di questo nuovo «tempo dell’avvento» con queste parole, scritte da Paolo in ansiosa attesa del «compimento» della promessa del ritorno del «suo» Messia, il Risorto, che aveva incontrato sulla via, mentre era diretto
Apocalisse 21, 5b-6-7
«… Ecco, io faccio nuove tutte le cose. (…) E’ compiuto. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete, io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita. Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò dio ed egli mi sarà figlio» Queste parole stanno fra la visione di “un
Luca 16,9-12
«E io (Gesù) vi dico: “fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze
Matteo 25, 10-13
«…mentre (le cinque vergini, sprovvedute dell’olio per le loro lampade,) andavano a comprarlo, arrivò lo sposo; e (le altre cinque spose,) che erano pronte, entrarono con lui nella sala delle nozze, e l’uscio fu chiuso. Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!”. Ma egli, rispondendo, disse: “Io vi dico in verità :
Matteo 10, 38-39
«… chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita la perderà ; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà » Il decimo capitolo dell’Evangelo di Matteo affronta il tema del discepolato cristiano: prima, egli si sofferma sull’invio