Il Sinodo, di fronte al protrarsi dell’emergenza profughi, si rallegra per l’accoglienza praticata da alcune nostre chiese, opere ed organismi ecclesiastici; chiede alla Tavola di continuare a dedicarvi attenzione e alla Chiesa tutta di proseguire il proprio impegno.
Pace, ambiente, migrazioni
VISTI DI INGRESSO IN ITALIA
Il Sinodo, consapevole di come la situazione mondiale continui a spingere l’Europa (e non solo) a una costante e sempre più discriminante chiusura delle frontiere, dipingendo con tali atti un’illusoria sensazione di sicurezza per un’opinione pubblica che viene spinta strumentalmente a richiederla a gran voce; consapevole di come tale crescente chiusura renda sempre più complicato,
PACE, GIUSTIZIA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
Il Sinodo, trasmette alle chiese il documento finale del convegno “Chiese strumento di pace?” svoltosi a Milano il 2 giugno 2010 in preparazione della Convocazione internazionale ecumenica sulla pace, che si terrà a Kingston (Giamaica) nel maggio 2011;
PACE, GIUSTIZIA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
Il Sinodo, di fronte all’aggravarsi della situazione dell’ambiente, e in particolare agli eventi estremi dovuti a squilibri naturali e legati in certa misura ai cambiamenti climatici già in atto,invita le chiese
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Il Sinodo, presa conoscenza: dell’ennesimo ridimensionamento dei fondi previsti per il 2010 per il Servizio civile nazionale, della conseguente diminuzione del numero di giovani che potrà realizzare la propria scelta di servire e difendere la Patria (art.52 Costituzione) con un’esperienza di difesa non armata, di impegno civico, di volontariato di pace, del parallelo impegno assunto
PACE, NON VIOLENZA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
Il Sinodo, invita le chiese a lavorare sui temi della pace e della nonviolenza, a partire dal documento del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC): “Gloria a Dio e pace sulla terra”. Negli anni che ci separano dall’assemblea mondiale di conclusione del “Decennio per superare la violenza” (1998-2011) le chiese sviluppino iniziative di guarigione e riconciliazione
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Il Sinodo, preso atto della crisi operativa determinata dai tagli operati dal Governo alle risorse economiche del servizio civile nazionale nel prossimo triennio 2009-11, si unisce alla campagna di mobilitazione per salvare il servizio civile nazionale, poiché ritiene che esso sia un patrimonio da promuovere e difendere perché la pace, assieme alla giustizia e all’integrità
PACE, NON VIOLENZA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
Il Sinodo, ritenuto che il tema della salvaguardia del creato non debba mancare tra quelli cui è dedicata l’attenzione dei credenti, ed in vista della XV Conferenza delle Parti che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009 e tratterà, tra l’altro, del cambiamento climatico, invita le chiese a promuovere la riflessione sull’attenzione
PACCHETTO SICUREZZA
Il Sinodo, guidato dalla Parola di Dio: “Cercate il bene della città …” (Ger 29,7); richiamandosi ai principi che sono alla base della nostra Repubblica e della nostra convivenza democratica, secondo i quali si devono rimuovere tutti gli ostacoli che discriminano le persone a causa “della loro razza, della loro fede e della loro condizione
PACCHETTO SICUREZZA
Il Sinodo esprime preoccupazione nei confronti delle norme contenute nel cosiddetto “pacchetto sicurezza” in riferimento agli immigrati. Come cristiani evangelici facciamo nostre le parole di Cristo: “Ero straniero e mi avete accolto… quello che avete fatto a uno di questi ultimi, lo avete fatto a me”. Il concetto evangelico di accoglienza, cioè vedere nell’altro il
IMMIGRAZIONE
Il Sinodo, ascoltato il dibattito su chiesa e società, riconoscendo l’importanza che ha per le nostre chiese il tema dell’immigrazione e dell’incontro tra diversità; invita le chiese e i circuiti a studiare, in accordo con i nostri centri di formazione, tutte le possibili forme di partecipazione, affinché i campi e i seminari, organizzati dai suddetti
CONFLITTO MEDIORIENTALE
Il Sinodo, guardando all’escalation ed alla perdurante instabilità geopolitica dell’area mediorientale, sente la vocazione a “sperare contro speranza”, a credere cioè nella possibilità della pace, della giustizia e della riconciliazione nell’area; accoglie con grande sollievo la tregua delle azioni militari tra Libano ed Israele e guarda con speranza all’intervento di peacekeeping deliberato dalle Nazioni Unite.