MEDITERRANEAN HOPE

Il Sinodo, valutando positivamente l’importante e concreto sostegno da parte della Tavola valdese alle iniziative previste da Mediterranean Hope – programma per i rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), in ottemperanza all’atto 40/SI/2015; considerando importante e opportuna l’organizzazione del progetto all’interno di una struttura ben definita, che permetta alle chiese

MIGRANTI

Il Sinodo si rallegra per le modalità con cui la Commissione Sinodale per la Diaconia (CSD) ha reagito all’emergenza profughi, che si è verificata quest’anno, rispondendo agli enti pubblici e spesso anche a richieste delle chiese; in sintonia con i documenti formulati nell’ambito di Eurodiaconia: – invita la CSD a continuare sulla via dell’accoglienza solidale

MIGRANTI E PROFUGHI

Il Sinodo, ben sapendo che il fenomeno delle migrazioni è sempre esistito nella storia dell’umanità, che ha assunto negli ultimi anni proporzioni globali drammatiche e che il nostro Paese è più che mai interessato da significativi flussi migratori, ritiene che oggi esso sia dovuto alla diffusione crescente di fattori come corruzione, conflitti armati, ingiustizia economica

MEDITERRANEAN HOPE

Il Sinodo, a fronte della serata pubblica sul tema delle migrazioni e del dibattito che ne è seguito, rallegrandosi dei risultati raggiunti dal programma della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) “Mediterranean Hope”, dunque l’osservatorio di Lampedusa, la Casa delle Culture di Scicli, il Relocation Desk di Roma – progetto sostenuto da fondi Otto

CORRIDOI UMANITARI

Il Sinodo, di fronte all’ultima tragedia nel Mar Mediterraneo che ha visto la perdita di cinquantuno vite umane, esprime sgomento e cordoglio, rilancia con forza la necessità di istituire corridoi umanitari che permettano un passaggio sicuro alle donne, agli uomini e ai bambini che sono costretti a intraprendere un sofferto viaggio per sfuggire a distruzioni,

RICHIEDENTI ASILO E “ACCOGLIENZA DIFFUSA”

Il Sinodo, riconoscendo nella questione dei migranti uno dei temi centrali della propria vocazione, chiede alla Commissione sinodale per la diaconia (CSD) di mettere a disposizione delle chiese le competenze del personale del Servizio Richiedenti Asilo e Rifugiati, affinché le chiese stesse possano essere ulteriormente affiancate nel percorso di accoglienza. Il Sinodo esorta le chiese

CONFLITTI ARMATI

Il Sinodo esprime inquietudine e angoscia per i crescenti conflitti armati e le violenze in varie aree del mondo, confessa la propria distanza dall’insegnamento evangelico “beati i costruttori di pace” (Matteo 5,9), a motivo dell’incostanza del proprio impegno a fare dell’Italia un Paese costruttore di pace, anziché esportatore di politiche e strumenti di guerra; dichiara

MIGRANTI E PROFUGHI

Il Sinodo, consapevole della situazione di estremo disagio e di precarietà che si trovano a vivere i migranti che approdano sulle coste italiane, accoglie con favore la notizia dell’iniziativa della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), in collaborazione con la Tavola valdese e il Comitato permanente OPCEMI, di sviluppare il progetto “Mediterranean Hope”, diventato

MIGRANTI E PROFUGHI

Il Sinodo esprime il proprio dolore per la continua perdita di vite umane tra i profughi e gli immigrati che fuggono da situazioni disperate di guerra e miseria e che muoiono nel tentativo di raggiungere le coste italiane; è solidale con le famiglie delle vittime e prega per loro; ribadisce l’importanza del progetto Mare Nostrum

NO AI CONFLITTI ARMATI

Il Sinodo, rattristato dalle notizie relative ai conflitti e agli sviluppi politici in Medio Oriente, esprime forte preoccupazione per il dilagare della violenza, per gli sviluppi della guerra civile in Siria, in Egitto e nei paesi limitrofi. Esprime solidarietà alle chiese cristiane e ai popoli dell’area che sono vittime dei conflitti armati e condanna fermamente

GLOBALIZZAZIONE E AMBIENTE

Il Sinodo, richiamando l’appello biblico di Genesi 2:15: “Dio prese dunque l’essere umano e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse”, le riflessioni proposte in questi anni dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia sui temi della salvaguardia del creato, la Carta ecumenica del 2001

KINGSTON

Il Sinodo fa proprio il percorso del Consiglio ecumenico (WCC-COE) di pratiche e riflessioni in vista di una Pace radicata nella Giustizia. In particolare accoglie i materiali e il messaggio della Convocazione Ecumenica Mondiale di Kingston e li invia alle chiese per un percorso di studio.